Ritrovo a Trento
nord ad ore 6 (questa notte col cambio dell’ora abbiamo dormito
un’ora in meno), sci ai piedi a Maso Corto verso le 7:50,
temperatura di -1°C.
Le opzioni sono
due, un dislivello di 1500m partendo appunto da Maso corto (2000m
circa), oppure aspettare la prima funivia (18 euro) per portarsi a
3200m, scendere lungo le piste fino a quota 2800m circa per poi
iniziare la salita con un dislivello positivo di 700m. Ovviamente
optiamo per tutto il dislivello con gli sci.
Nonostante sia
solo -1°C , salendo la pista la temperatura percepita è molto bassa
e la neve è ghiacciata. Facciamo fatica a salire, con le pelli si
scivola e Claudio opta per i rampant, Arianna e Massimo continuano
senza. Ci vestiamo bene perché è veramente freddo, il sole deve
ancora spuntare dalle cime.
Arrivati alla
base del ghiacciaio (2800m circa) appena fuori le piste ci prepariamo
l’attrezzatura: Imbrago, una vite da ghiaccio e un cordino kevlar
con due moschettoni (utile nel caso di recupero da crepaccio).
Abbiamo con noi anche un mezza corda da 30m in caso di bisogno, in
funzione delle condizioni della cresta.
Risaliamo il
ghiacciaio che è ben tracciato in salita, passando sotto il seracco.
La
traccia è buona, non si scivola più di tanto, i rampant non
serviranno più. Oltrepassato il seracco arriviamo sul pendio non
ripido sotto l’attacco della cresta finale.
Qui
ci togliamo gli sci che legheremo allo zaino, indossiamo i ramponi,
teniamo la piccozza in una mano e un bastoncino nell’altra.
Iniziamo
la salita sul pendio finale, condizioni buone, neve stabile.
Arriviamo
sulla cresta sommitale, la traccia è ben battuta, in qualche punto
la cresta non è più larga di 30-40cm, da fare con attenzione e
cautela.
In
prossimità della croce si passa uno alla volta, lo spazio è molto
risicato. Arrivo in cima dopo circa 3:45 minuti dalla partenza.
Continuiamo
lungo la cresta per scendere dal pendio opposto a quello di salita.
Finite le roccette indossiamo gli sci e scendiamo un pendio di circa
35-40° che porta sulla sommità del ghiacciaio che ha circa la
stessa esposizione di quello di salita. La neve è compatta,
sciabile, a tratti dura a tratti più morbida, mai trovato crosta.
Rientriamo
dal ghiacciaio molto pianeggiante per poi portarci su un altro pendio
di circa 35-40° anche ben sciabile. Per rientrare sulle piste del
Sensales dobbiamo spingere un po’, ma senza ripellare, restando il
più alti possibili dopo il pendio.
Dislivello
complessivo di 1515m. La corda e la vite da ghiaccio non sono
servite, ma in condizioni della cresta più delicate potrebbero
tornare utili.
Attenzione a
fare la stessa traccia con scarso innevamento perché si passa sopra
a dei crepacci importanti in alcuni punti e potrebbero esserci ponti
di neve.
IL NOSTRO PRANZO
Pranzo al Leo’s
pub, tradizionale Spiegeleier (uova, speck e patate). Sconsigliata
l’acqua naturale in bottiglia che costa ben 4,5€ al litro.
SCHEDA TECNICA
Lunghezza | 17,61 Km |
Dislivello | 1.564m |
Tempo | 5:15 h |
Esposizione | Ovest, Nord-Ovest |
Difficoltà Alpinistica | Medie |
Difficoltà Sciistica | BS |
Traccia GPS | Traccia |
Arianna, Massimo,Claudio
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