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Traversata di Punta Finale - Senales

domenica 31 marzo 2019

Traversata di Punta Finale - Senales




Ritrovo a Trento nord ad ore 6 (questa notte col cambio dell’ora abbiamo dormito un’ora in meno), sci ai piedi a Maso Corto verso le 7:50, temperatura di -1°C.
Le opzioni sono due, un dislivello di 1500m partendo appunto da Maso corto (2000m circa), oppure aspettare la prima funivia (18 euro) per portarsi a 3200m, scendere lungo le piste fino a quota 2800m circa per poi iniziare la salita con un dislivello positivo di 700m. Ovviamente optiamo per tutto il dislivello con gli sci.
Nonostante sia solo -1°C , salendo la pista la temperatura percepita è molto bassa e la neve è ghiacciata. Facciamo fatica a salire, con le pelli si scivola e Claudio opta per i rampant, Arianna e Massimo continuano senza. Ci vestiamo bene perché è veramente freddo, il sole deve ancora spuntare dalle cime.
Arrivati alla base del ghiacciaio (2800m circa) appena fuori le piste ci prepariamo l’attrezzatura: Imbrago, una vite da ghiaccio e un cordino kevlar con due moschettoni (utile nel caso di recupero da crepaccio). Abbiamo con noi anche un mezza corda da 30m in caso di bisogno, in funzione delle condizioni della cresta.
Risaliamo il ghiacciaio che è ben tracciato in salita, passando sotto il seracco.







La traccia è buona, non si scivola più di tanto, i rampant non serviranno più. Oltrepassato il seracco arriviamo sul pendio non ripido sotto l’attacco della cresta finale.

 
Qui ci togliamo gli sci che legheremo allo zaino, indossiamo i ramponi, teniamo la piccozza in una mano e un bastoncino nell’altra.





Iniziamo la salita sul pendio finale, condizioni buone, neve stabile.
 







Arriviamo sulla cresta sommitale, la traccia è ben battuta, in qualche punto la cresta non è più larga di 30-40cm, da fare con attenzione e cautela.





In prossimità della croce si passa uno alla volta, lo spazio è molto risicato. Arrivo in cima dopo circa 3:45 minuti dalla partenza.
                                                               






Continuiamo lungo la cresta per scendere dal pendio opposto a quello di salita. Finite le roccette indossiamo gli sci e scendiamo un pendio di circa 35-40° che porta sulla sommità del ghiacciaio che ha circa la stessa esposizione di quello di salita. La neve è compatta, sciabile, a tratti dura a tratti più morbida, mai trovato crosta.



Rientriamo dal ghiacciaio molto pianeggiante per poi portarci su un altro pendio di circa 35-40° anche ben sciabile. Per rientrare sulle piste del Sensales dobbiamo spingere un po’, ma senza ripellare, restando il più alti possibili dopo il pendio.





Dislivello complessivo di 1515m. La corda e la vite da ghiaccio non sono servite, ma in condizioni della cresta più delicate potrebbero tornare utili.




Attenzione a fare la stessa traccia con scarso innevamento perché si passa sopra a dei crepacci importanti in alcuni punti e potrebbero esserci ponti di neve.

IL NOSTRO PRANZO


Pranzo al Leo’s pub, tradizionale Spiegeleier (uova, speck e patate). Sconsigliata l’acqua naturale in bottiglia che costa ben 4,5€ al litro.



SCHEDA TECNICA


Lunghezza 17,61 Km

Dislivello
1.564m
Tempo 5:15 h

Esposizione
Ovest, Nord-Ovest
Difficoltà Alpinistica
Medie
Difficoltà Sciistica BS
Traccia GPS Traccia



Arianna, Massimo,Claudio



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